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Cresce il numero delle consulenze per il bando perequazione

Data: 19/02/2009
Categoria: News CSV Salento
Tante le richieste di consulenza. Ecco le domande più frequenti
Le odv salentine stanno rispondendo entusiaste e numerose all'appuntamento con il bando perequazione. Tanto interesse ha avuto modo di esprimersi appieno nel corso degli incontri operativi organizzati dal CSV Salento a Lecce, Maglie, Casarano e Tricase, che hanno visto una forte partecipazione non solo delle odv dell'intero territorio provinciale ma anche di altri enti, profit e non profit (cooperative, imprenditori privati, comuni) attirati dalla possibilità di partecipare alle attività progettuali facendo rete con le odv del territorio, vere protagoniste del bando e uniche possibili proponenti dei progetti. Durante gli incontri operativi le associazioni hanno infatti avuto modo di presentare le loro proposte progettuali, confrontarsi con quelle delle altre, cercare opportunità di partnership e lavoro in rete, costituendo gruppi di lavoro proprio con l'obiettivo di rendere più efficace e mirata la progettazione e favorire il miglior utilizzo delle risorse messe a disposizione dal bando. A poche settimane dalla scadenza del bando, prevista per il 6 marzo, il processo di progettazione si è oramai messo in moto. Tante le richieste di consulenza pervenute agli operatori del CSVS, le domande inviate alla mail dedicata (bandoprogettazione@csvsalento.it), le faq pubblicate sul sito del CSV Salento (nell'area consulenza e assistenza). Molti i dubbi delle associazioni sul bando, per i quali i consulenti del CSV Salento sono sempre a disposizione, su tutti gli sportelli territoriali. Le perplessità più frequenti sul bando: I proponenti: possono essere proponenti (o responsabili di partnership in caso di progetti in rete) solo organizzazioni di volontariato aventi sede nella regione Puglia, iscritte al registro regionale del volontariato o anche non iscritte purchè, in quest'ultimo caso, costituite da almeno un anno dalla pubblicazione del bando (avvenuta il 23 dicembre 2008). Ciò significa che le odv devono possedere da almeno un anno tutti i requisiti prescritti dalla legge 266/1991 per le associazioni di volontariato: non potranno partecipare in qualità di proponente nel caso in cui abbiano modificato lo statuto per adeguarlo alla legge 266 nell'anno precedente alla pubblicazione del bando. In tal caso l'associazione potrà partecipare al progetto solo in qualità di ente NON ODV. Inoltre non è sufficiente, ai fine della presentazione del bando quale proponente, la sola qualifica di ONLUS. La partnership: la partnership, obbligatoria per i progetti di importo superiore ai 40.000 €, deve essere composta in maggioranza (cioè per la metà più uno) da organizzazioni di volontariato in possesso degli stessi requisiti previsti per la proponente/responsabile di partnership. Le odv partner, che non abbiamo i requisiti prescritti dal bando, saranno considerate ai fini del calcolo della maggioranza come enti NON ODV. Inoltre nella maggioranza non vanno considerati i cosiddetti "partner erogatori" ovvero i partner che contribuiscono, con denaro e altre risorse (ad esempio mettendo a disposizione una sede), al progetto senza prendere in alcuna forma risorse al progetto stesso. Possono, comunque, essere partner del soggetto, tanto enti pubblici (ad es. un comune), quanto soggetti privati (ad es. un imprenditore) e altri soggetti non profit. Gli ambiti di intervento: è possibile presentare un progetto che riguardi anche più (o addirittura tutti) gli ambiti di intervento definiti dal bando, crociando nel formulario al punto 1.4 le caselle corrispondenti. L'importante è che le relative attività progettuali (e quindi i settori d'intervento) siano contemplati tra le finalità istituzionali, previste nello statuto dell'organizzazione capofila. Le classi di intervento: l'importo previsto dal bando per le tre classi d'intervento dei progetti (classe a: fino a 25.000 €; classe b: da 25.000 a 80.000 €; classe c dagli 80.000 fino a 200.000 €) si deve intendere come comprensivo del 20% di cofinanziamento obbligatorio: per esempio, in caso di progetto di classe a) l'importo di 25.000 è da intendersi come 20.000 € (che saranno finanziati dal bando) + 5.000 € di cofinanziamento.


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