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Centrale biodiesel, Adoc: “In Consiglio comunale prima vittoria contro il progetto”

Data: 06/02/2009
Categoria: News Associazioni Lecce e provincia
I consiglieri rinviano la decisione sulla ratifica degli atti. L'associazione: “Non abbassiamo la guardia”
"Venerdì 06-02-2009, in Consiglio Comunale di Lecce, alle ore 13,15 circa, si è infranto il sogno (per ora) di poche persone di realizzare a Lecce una centrale elettrica a ciclo combinato alimentata ad oli vegetali grezzi": così comunica l'Adoc di Lecce, Associazione difesa e orientamento del cittadino, che porta avanti la sua opposizione al progetto. "La storia va avanti da ben due anni sottolinea Lucio D'Arpe, presidente di Adoc - quando, non rispettando tutte le procedure amministrative e coinvolgendo solo dopo la popolazione e le associazioni, l“amministrazione comunale di Lecce dichiarò l“iniziale intento di essere favorevole alla realizzazione della centrale e alla sua collocazione a Villa Convento, frazione dello stesso Comune di Lecce". Oggi, il Consiglio Comunale di Lecce doveva decidere se ratificare gli atti, e quindi, dare via alla realizzazione della Centrale, o dire no al progetto, tenendo conto che: a)in questi anni la Regione Puglia, in maniera autonoma, ha legiferato in merito, facendo distinzione tra "filiera corta" e "filiera lunga", per quanto attiene l“approvvigionamento degli oli vegetali grezzi; b)l“impresa proponente aveva dichiarato che la Centrale non era più a filiera lunga ma corta, ed aveva inviato anche formale atto di invito e diffida al Comune di Lecce affinchè ratificasse immediatamente la realizzazione della centrale, paventando anche una richiesta danni. "In sostanza i consiglieri del Comune di Lecce non hanno deciso proprio niente - aggiunge D'Arpe - ovvero non si sono schierati per il "si" o per il "no"alla centrale: è stato invece il Dirigente regionale, avv. Andrea Pellegrino, a decidere per tutti loro e per tutti noi cittadini". Infatti i Consiglieri Comunali, dopo ore di discussione, hanno approvato il seguente o.d.g. presentato nella stessa mattinata: Il Consiglio Comunale PRENDE ATTO della nota del Dirigente Regionale n.38/A/1112 del 05/02/09 con la quale si afferma che si riapre la Conferenza dei Servizi a seguito della volontà espressa dal proponente di adeguarsi alla filiera corta; RILEVA che oggi non sussistono gli estremi per decidere in merito alla proposta di delibera fondata sull“art.2 comma 5 della L.R. 31/08 RINVIA alle successive determinazioni di questo Consiglio Comunale conseguenti alla riapertura della Conferenza dei Servizi". "La battaglia non è finita - conclude Adoc - e tutti noi non dobbiamo abbassare la guardia, in quanto la salute, anche dei nostri e loro figli, è un bene così importante che non si può svendere per una centrale elettrica di cui il territorio leccese e salentino non ha bisogno, e la cui anima certa, invece, è il turismo e la fruizione dei beni architettonici e paesaggistici, lontano da ogni fonte di inquinamento.D“altronde, il Salento ha già dato e continua a dare in termini di malattie e di tumori, a causa dell“inquinamento dell“ILVA di Taranto e della Centrale Elettrica di Cerano a Brindisi".


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