Circa 86mila in Italia le organizzazioni di cittadini attive nelle politiche pubbliche e nel volontariato
Data:
22/01/2009Categoria: Altre News
Studio di Cittadinanzattiva e Fondazione per la cittadinanza attiva. Il volontariato al primo posto in termini di fiducia dei cittadini
Sono circa 86 mila le organizzazioni di cittadini attive nelle politiche pubbliche e nel volontariato e che svolgono attività di interesse generale: un variegato universo radunato sotto la sigla di "organizzazioni della società civile" (Osc), presente soprattutto al Nord (dove si concentra il 51% delle associazioni), piuttosto che nel Sud (27,7%) o al centro (21,2%).
Queste realtà da un lato dimostrano grande capacità di impatto concreto nella realtà e nella soluzione dei problemi della popolazione, dall“altro quando devono esercitare influenza nella vita politica hanno un effetto assolutamente trascurabile. Sono alcuni dati che emergono dallo studio
"La società civile tra eredità e sfide" presentano a Milano dalla onlus Cittadinanzattiva e da Fondazione per la cittadinanza attiva (Fondaca), in collaborazione con l'Agenzia per le onlus.
Nelle organizzazioni della società civile risulta significativa la presenza femminile, le donne rappresentano infatti il 50,8% delle persone impegnate ma occupano posizioni di leadership solo in tre organizzazioni su dieci. Lo stesso vale nelle realtà del terzo settore: solo 33 dei 157 ruoli dirigenziali (21%) sono occupati da donne.
Malgrado quindi lo scarso impatto sulla vita politica del Paese, le Osc ottengono dai cittadini il massimo della fiducia, ancor più del Presidente della Repubblica e dei carabinieri, dieci volte di più rispetto a quella di cui godono i partiti politici. La classifica stilata da Cittadinanzattiva vede infatti al primo posto le organizzazioni di volontariato (con l'86,6% della fiducia degli italiani), seguite dal Presidente della Repubblica (79%) e dalle forze dell'ordine (73,7%). Le associazioni dei consumatori si piazzano al settimo posto, le cooperative sociali al tredicesimo, i movimenti sociali al ventesimo, i sindacati al venticinquesimo.
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