Decreto salva-crisi: il volontariato chiede la modifica dell'articolo 30
Data:
19/12/2008Categoria: Altre News
L'articolo prevede che le organizzazioni iscritte ai Registri regionali inviino annualmente una dichiarazione di dati e notizie rilevanti ai fini fiscali all“Agenzia delle Entrate. Granelli: ''La crisi non ricada sulla società civile''
Il Coordinamento nazionale dei Centri di servizio per il volontariato, chiede la modifica dell“art. 30 del decreto legge 185/2008 (cosiddetto "decreto anti-crisi") in corso di conversione in legge. La richiesta è stata sottoscritta da Forum del terzo settore, Consulta del volontariato presso il Forum del Terzo Settore e Convol - Conferenza permanente presidenti associazioni e federazioni nazionali di volontariato. La norma prevede un nuovo modello per il censimento fiscale sulle associazioni, stabilendo che tutte le organizzazioni di volontariato già iscritte ai Registri delle Regioni inviino annualmente un“ulteriore e nuova dichiarazione di dati e notizie rilevanti ai fini fiscali all“Agenzia delle Entrate. Se la norma fosse confermata nella sua stesura attuale potrebbe accadere che l“Agenzia delle Entrate, in base alle sue valutazioni, cancelli un“organizzazione dal registro delle Onlus, ma la regione la mantenga nei propri elenchi. Oltre all“aggravio burocratico per le associazioni, si prospettano così sia il rischio di una perdita delle agevolazioni, che un possibile conflitto tra Stato e regioni.
"Ieri il Governo con il decreto Milleproroghe afferma il presidente di Csvnet Marco Granelli - ha risposto positivamente ad una importante richiesta da tempo espressa dal mondo del volontariato e del terzo settore: riammettere al cinque per mille quelle organizzazioni che erano rimaste escluse per errori formali. » stata una scelta importante, segno dell“attenzione a questo mondo, frutto anche di un impegno in prima persona del sottosegretario al Welfare Eugenia Roccella". "Negli stessi giorni, però, i presidenti delle Commissioni V e VI della Camera rischiano di compiere un atto dannoso e di inutile burocrazia, confermando il decreto Tremonti e dichiarando inammissibili i numerosi emendamenti bipartisan presentati nei giorni scorsi all“art. 30, tra cui quelli di Maurizio Lupi del Pdl, Lino Duilio e Luigi Bobba del Pd. Lo stesso sottosegretario Roccella ieri, durante la seduta dell“Osservatorio del volontariato, si è dichiarata favorevole al cambiamento dell“articolo 30. Speriamo che possa essere determinante affinchè il costo della crisi non ricada su quei soggetti della società civile che, in spirito di gratuità e di servizio, operano per rispondere ai bisogni sempre più gravi dei cittadini del nostro Paese. Che non succeda che nello stesso giorno chi ci governa con una mano aiuti e con l“altra penalizzi il volontariato". "Chiediamo conclude il presidente di CSVnet - un segnale chiaro e urgente: si modifichi l“articolo 30 cancellando in particolare il comma 5 e si migliorino i rapporti fra Agenzia delle Entrate e regioni per effettuare i controlli già previsti dalle leggi in vigore, e per salvaguardare le organizzazioni del terzo settore che svolgono correttamente la loro missione".
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