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"Bravi a parole codardi nei fatti"

Data: 11/12/2008
Categoria: Altre News
Da Poznan il monito del WWF ai ministri dei Paesi ricchi.

WWF allestisce un“arena di enormi occhi di fronte alla sede dei negoziati: "GLI OCCHI DI TUTTO IL MONDO SONO PUNTATI SU DI VOI"

L“approccio passivo e avaro tenuto dai Paesi ricchi nella prima metà degli incontri sul clima a Poznan rischia di rovinare i negoziati per il nuovo accordo globale sul clima. E“ il parere del WWF, che chiede ai Paesi ricchi di cercare di ovviare all“irritazione dei Paesi poveri per la mancanza di supporto finanziario e tecnologico a favore dello sviluppo sostenibile e all“adattamento agli impatti più pericolosi dei cambiamenti climatici in atto. Proprio mentre i ministri stanno arrivando a Poznan, il WWF sottolinea le loro sfide più importanti: convincere i Paesi in via di sviluppo che stanno seriamente perseguendo un ambizioso patto per il clima, e garantire che forniranno finanziamenti e tecnologie per la riduzione delle emissioni nei Paesi in via di sviluppo. I ministri del Nord del mondo devono rompere il silenzio paralizzante della prima settimana di discussioni e dare un segnale della loro volontà di stabilire rigidi obiettivi di riduzione per sè e fornire supporto sufficiente per il Sud del mondo. "Mentre i Paesi in via di sviluppo hanno ispirato Poznan con proposte rilevanti, i Paesi industrializzati sono arrivati qui a cuor leggero e a mani vuote ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima del WWF Italia che si trova a Poznan per seguire i lavori Nel momento delle decisioni, quando le novità sullo scacchiere mondiale possono finalmente consentire un accordo globale, un tale atteggiamento attendista non mostra serietà e rischia di dare alle economie in via di rapido sviluppo un segnale opposto, quello di non volere un accordo. Il mondo non lo perdonerebbe. Se i ministri del Nord rispondessero finalmente alle proposte che vengono dal Sud e si impegnassero a fare la loro parte, l“accordo sarebbe a portata di mano e si eviterebbe una scissione devastante, controproducente per gli stessi paesi sviluppati." Nonostante l“urgenza della minaccia climatica, paesi come il Giappone, il Canada, la Russia e l“Australia hanno mirato a indebolire più che rafforzare gli obiettivi di riduzione per i Paesi industrializzati. Hanno bloccato l“inserimento nelle conclusioni di Poznan di un riferimento più incisivo a tagli delle emissioni tra il 25 e il 40% entro il 2020, che avrebbe costituito un superamento dell“accordo raggiunto a Bali l“anno scorso. I governi sono comunque riusciti ad accordarsi su un piano di lavoro per il 2009 con l“obiettivo di delineare chiaramente gli obiettivi di riduzione delle emissioni, in tempo utile per la Conferenza di Copenhagen il prossimo dicembre. "Gli scienziati ci dicono che si profila una catastrofe: è necessario uno sforzo collettivo per evitarla e le persone in tutto il mondo chiedono un“azione rapida, ma Paesi irresponsabili continuano a favorire il regresso quando il pianeta ha bisogno di progresso continua la Midulla del WWF Italia Il mondo sta guardando e chiede il contrario di quello che vede: solidarietà invece di egoismo, ambizione invece di apatia, soluzioni invece di stallo". Per ricordare ai ministri che gli occhi di tutto il mondo sono puntati su di loro, il WWF ha dato loro il benvenuto allestendo un“arena di enormi occhi che osservano i negoziati. L“associazione esorta i governi a risolvere presto le questioni più importanti, per chiudere Poznan con una nota positiva e preparare il terreno per un accordo concreto e un dibattito costruttivo nel 2009. "Poznan deve dare all“ONU un mandato chiaro per la stesura del testo per il nuovo trattato globale sul clima, che fornisca una base forte al prossimo giro di incontri sul clima, previsto per marzo conclude Midulla, del WWF Italia Anche le decisioni tuttora in sospeso sull“avvio di un fondo per l“adattamento nei Paesi vulnerabili non possono più essere rimandate, perchè gli impatti del cambiamento climatico, più veloci e più forti di quanto fosse stato previsto, stanno mettendo le nazioni colpite in una situazione di rischio sempre maggiore. Sull“Europa grava un“enorme responsabilità: se i Capi di Sato di Governo non dovessero in queste ore approvare un pacchetto clima ed energia sostanzioso e coerente sul piano della serietà ambientale, le ricadute qui sarebbero molto, molto serie". Ufficio stampa WWF Italia tel. 06.84497.377 - 213 - 265 02.83133233


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