Al via la terza edizione di “Donne che dovresti conoscere”
Data:
14/10/2009Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
Esperienze altre di scrittura femminile. A Specchia appuntamento con lo spettacolo di teatro-poesia “Calicanthuse”
L'Associazione Diotimart e la libreria Idrusa organizzano la terza edizione della rassegna
"Donne che dovresti conoscere, esperienze altre di scrittura femminile", promossa con il patrocinio di Associazione Nazionale Comuni d'Italia (Anci), Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Centro per il Libro e la Lettura, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome,
Unione delle Province d'Italia, i Comuni di Alessano e Specchia. L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto nazionale "Ottobre piovono libri. I luoghi della lettura".
Primo appuntamento
mercoledì 14 ottobre, ore 20.30, a Specchia (Convento dei Francescani Neri) con lo spettacolo di teatro-poesia "Calicanthùse", con testi e concept di Marthia Carrozzo e Margherita Macrì, musiche di Rocco Nigro, voci di Marthia Carrozzo e Margherita Macrì, e la partecipazione di Nabil Salameh dei Radiodervish. Dai Balcani a Hiroshima, passando per Beirut, per le impressioni ancora tangibili tra le rovine di Chatila. Corsi e ricorsi di una storia quasi beffarda, distratta, incapace, ugualmente inetta, da Oriente ad Occidente. Di contro l'intelligenza della pelle che apre un varco, s'insinua di volontà istintiva; forza precipua che scardina confini, che costantemente risorge dalle proprie ceneri, novella Fenice mai arresa; dolcezza che si muove silenziosa tra le pieghe dei respiri e germina bellezza anche là, dove sembra impossibile immaginarla.
Da un'idea di Marthia Carrozzo e Margherita Macrì, nasce questo viaggio sul filo tagliente e fragilissimo della Storia. Una storia "altra", un incanto per versi e per voci che prende corpo attraverso i fiati, il respiro gonfio e partecipe che svela l'inettitudine di cui, a volte, sa essere capace l'umano. Un viaggio d'abbraccio vissuto sulla pelle da Marthia, Margherita, e, per l'occasione, da Nabil Salameh, voce e frontman dei Radiodervish, accompagnato e come alimentato dalle note di Rocco Nigro alla fisarmonica, in un mantice che richiama ed accoglie, che chiede la condivisione e nella condivisione si fa corpo.