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Ceglie Messapica in treno

Data: 02/05/2009
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
Un'escursione lungo le masserie, specchie, grotte naturali che caratterizzano il territorio della Murgia di sud-est. Iniziativa dell'associazione Arneotrek
Descrizione: Nel territorio di Ceglie, come in quello di tutti i comuni della Murgia di sud est, esiste uno strettissimo rapporto tra l'attività agro - pastorale e la vegetazione spontanea presente. La presenza del bosco, della macchia e delle steppe si riscontrano ancora oggi soprattutto intorno alle grandi masserie, perchè strettamente connessi con l'attività zootecnica delle stesse. Anche dove il bosco è oggi scomparso, la presenza di querce isolate di grandi dimensione, i cosiddetti patriarchi verdi,testimonia l'antica presenza del bosco e struttura fortemente il paesaggio agricolo. La vegetazione naturale trova inoltre un habitat "protetto" in corrispondenza degli accumuli di pietrame che i contadini negli anni hanno disseminato su tutto il territorio: parieti e parietoni, terrazzamenti,specchie, spesso oggi in stato di abbandono, diventano terreno di colonizzazione privilegiata per molte essenze spontanee; esse creano un sistema di "boschi diffusi" lineari che caratterizzano fortemente il paesaggio, e preservano la biodiversità del territorio. Questi microambienti naturali acquistano tanta più importanza in considerazione dell'elevata antropizzazione di questo territorio. Le masserie: La tipologia delle masserie di cui è innervato il territorio di Brindisi è sicuramente molto articolata. Ne è conferma la presenza di differenti gruppi morfologici, che vanno dalle masserie con coperture a terrazza alle masserie con coperture a pignon, dalle masserie miste a pignon e trulli alle masserie a trullo. Si tratta di strutture architettoniche costruite in pietra calcarea o tufo. Nella maggior parte dei casi, erano recintate da muri "a secco" o "a crudo", così definiti perchè innalzati utilizzando il calcare compatto offerto dalle colline, senza malta (e quindi senza acqua). "Lu jazzu", ossia il rifugio per gli animali di piccole dimensioni (pecore, capre, maiali),costituiva il fulcro dell'economia masserizia, in quanto una parte rilevante degli introiti proveniva dall'allevamento e dalle attività connesse. Le specchie: All'età messapica va riferito l'interessantissimo sistema di specchie e paretoni che caratterizza in maniera peculiare il territorio di Ceglie Messapica. Il Galateo le considerò monumenti funerari, il Marciano nell'800 parlava di "vedette militari"; nel 1937 il Drago escludeva l'ipotesi della presenza di una camera sepolcrale e optava per la funzione di avvistamento e di difesa; il Teofilato non escluse la coesistenza di più funzioni e per la prima volta intuì la stretta relazione esistente tra le specchie e i "paretoni", che seguono per diversi chilometri l'allineamento delle specchie; si deve al Neglia, negli anni '70, uno studio sistematico, su basi topografiche, del fenomeno delle specchie nell'intero Salento. Le grotte: Le grotte di Montevicoli sono state definite un vero e proprio salotto in fatto di speleologia, la parte visitabile comprende una grande sala ricca di stalattiti e stalagmiti e colonnati di dimensioni anche notevoli che sembrano reggere una volta tappezzata di concrezioni cristalline con drappeggi calcitici di colore alabastrino-latteo. A Ceglie grazie alla presenza di grotte naturali, si sono diffusi insediamenti basiliani molto importanti. Il più affascinante e meglio conservato è la Grotta di San Michele che si trova a 3 Km dal centro abitato, lungo la provinciale Ceglie-Francavilla. È profonda circa 10m, ha una pianta irregolare con una volta dalla quale pendono stalattiti. Vi si accede per una scalinata di oltre 40 gradini. In fondo alla grotta vi è un altare addossato alla parete rocciosa, al di sopra del quale vi sono affrescati un Orante, il Cristo e San Michele. Lungo la vecchia Ceglie-Francavilla si incontra un'altra chiesa Rupestre: la Madonna della Grotta presso la masseria omonima. Essa si trova sotto un'antica chiesa ora in parte distrutta e in parte adibita a stalla . Giù nella cripta si trova un altare settecentesco e sotto una specie di tempietto con tracce di affreschi di epoca piuttosto tarda. Programma: Partenza con treno delle Ferrovie Sud-Est; Stazione di Lecce ore 07:59; Stazione di Salice S.no ore 08:27. Arrivo alla Stazione di PASCAROSA per le ore 09:24, coffee break ed inizio escursione. Presso la Masseria G. Nisi sarà allestita una degustazione di formaggi locali. Si consiglia di fornirsi di: abbigliamento tecnico, acqua per bere e macchina fotografica!!! Il treno per il ritorno a Lecce è previsto per le ore 18:50 dalla Stazione di CAPECE. In caso di pioggia torrenziale l“escursione sarà spostata in altra data. Caratteristiche tecniche: Km totali 17; percorrenza circa 8h; terreno lievemente collinare percorribile senza nessuna difficoltà. Strade asfaltate e sterrate con tratti da percorrere nei campi. Costi: (acquisto biglietto per il treno a parte); Per la degustazione €5,00 a persona, per la guida €70,00 da ripartire tra i partecipanti. info: tel. 0833/566950 cell. 329/3190420 (Roberto) e-mail: (arneotrek@gmail.com) www.arneotrek.it

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