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Un trekking attraversando le masserie fortificate

Data: 25/04/2009
Categoria: Appuntamenti delle Associazioni Lecce e provincia
Lo propone l'associazione Arneotrek. Gli insediamenti rurali fortificati dominano ancora nella campagna salentina dove furono costruiti tra il XV e il XVIII secolo
L'associazione Arneotrek propone per il prossimo 25 aprile un'escursione alla scoperta delle "Masserie Fortificate" di Zanzara, Torre Ascanio, Madonna della Grottella, Trappeto, Donna Domenica, Torre Mozza. Gli insediamenti rurali fortificati sono una caratteristica comune a tutta la Terra d'Otranto; non bisogna dimenticare che siamo in un territorio aperto ad ogni tipo di scorrerie da quella dei pirati barbareschi a quelle dei briganti ottocenteschi. Ma il territorio di Nardò è quello che ne raccoglie il numero maggiore, trentatre, conservandone, in alcuni casi, ancora le funzioni di centro di aziende agrarie e mantenendo quindi la possibilità di osservare le caratteristiche peculiari di una civiltà contadina che ebbe un ruolo fondamentale nell'economia, nei costumi, nella società di questo lembo d'Italia. Contraltare del sistema di sicurezza creato sulla costa da Carlo V di Spagna con il formidabile complesso delle torri costiere, le masserie fortificate ebbero l'importante funzione di presidiare il territorio agricolo per consentire la coltivazione - il centro abitato spesso era molto lontano - e poterne difendere la produzione. Le masserie fortificate si ergono ancora nella piatta campagna salentina dove furono costruite tra il XV e il XVIII secolo e sono un esempio di archeologia contadina che descrive ancora oggi gli usi e i costumi di una civiltà che va progressivamente scomparendo e rappresentano, pur nell'abbandono di molte di esse, un monumento a quell'artigianato colto della pietra del ferro e del legno che ha fatto bella e piena di innumerevoli tesori d'arte l'Italia. La costruzione di una masseria tipica si sviluppa attorno all'elemento essenziale che era la torre di avvistamento e difesa a forma di prisma, talvolta circolare, a due piani e dotata di feritoie e piombatoi; i muri sono di spessore notevole (fino a quattro metri), l'altezza raggiunge anche i 16 metri. Il piano terra della torre era accessibile attraverso una porta di legno robustissimo sovrastata da apposito architrave, il locale mostra una volta a botte ed era usato come luogo di conservazione dei prodotti e come cucina. Sulla volta del piano terra si apre una botola che porta, tramite una scala a pioli retraibile, al primo piano dove, in genere, si trovano due locali comunicanti tra loro e dotati di camini che erano l'abitazione del massaro e il deposito dei beni di maggior valore come le provviste ma custodivano anche le armi necessarie alla difesa. Un'altra botola sul soffitto conduceva alla terrazza della torre da dove si potevano condurre le varie manovre difensive. Adiacente alla torre si sviluppa un esteso cortile (curte) circondato da muri alti anche quattro metri con i ricoveri per gli animali e le stalle per i bovini, capanni per gli attrezzi agricoli, abitazioni per il personale bracciantile, fienili, granai, pollai, in alcuni casi la colombaia, magazzini vari, la cisterna, il pozzo e i relativi abbeveratoi, in qualche masseria più grande anche il palmento, il trappeto sotterraneo e una chiesetta. Questa struttura rendeva la masseria un vero e proprio centro agricolo autosufficiente con competenza su centinai e centinaia di ettari di terreno e con la conseguente presenza di una popolazione stabile di contadini e pastori che potevano giungere anche al numero di cinquanta unità, popolazione che poteva più che raddoppiare in periodo che richiedevano maggior lavoro come la mietitura o la raccolta delle olive. Il grande numero di masserie esistenti in agro di Nardò sono giustificate dalla notevole estensione del territorio comunale che rendeva difficile sia il rientro in città a fine lavoro che il raggiungere i campi all'alba, orario di inizio del lavoro indifferibile in queste zone a clima molto caldo nella stagione estiva. Questo il programma dell'escursione: -Ritrovo partecipanti ore 9:30 presso il Villaggio Boncore; -Trasferimento con le auto al punto di partenza per l“escursione (Masseria Zanzara) -Ore 9:45 coffee break e partenza escursione. Il rientro presso la Masseria Zanzara è previsto per le ore 15:30 -Ore 15:30 al rientro presso la Masseria Zanzara sarà allestita una degustazione a base di prodotti tipici locali (straccetti e caciocavallo) il costo è di € 8,00 a persona (è gradita la prenotazione). Si consiglia di fornirsi di: abbigliamento tecnico, acqua per bere, colazione a sacco!!! In caso di pioggia torrenziale l“escursione sarà spostata in altra data. Caratteristiche tecniche: Km totali 13; percorrenza circa 5h; terreno lievemente collinare percorribile senza nessuna difficoltà. Strade sterrate con tratti da percorrere nei campi. Come arrivare: Da Lecce arrivare a Porto Cesareo, proseguire per Avetrana. Da Brindisi giungere a S.Pancrazio Sal.no, proseguire per Torre Lapillo. Info: tel. 0833/566950 cell. 329/3190420 (Roberto)

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