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Come salvare il Salento dai rifiuti tossici?

Data: dal 29/04/2014 al 31/12/2014
Categoria: Appuntamenti CSV Salento

Tre appuntamenti per il primo Cantiere per la sussidiarietà organizzato dal CSV Salento su discariche, veleni e tumori

Tre appuntamenti, a Tiggiano, Alessano e Patù per affrontare in modalità partecipativa il nodo “Discariche, veleni e tumori” che interessa soprattutto il Capo di Leuca. È questo il tema del primo "Cantiere per la sussidiarietà”, progetto realizzato da CSV Salento, in collaborazione con CSV Net Puglia, coordinamento regionale dei Centri di Servizio al Volontariato e Forum Terzo Settore Puglia, nella logica del “Patto di Sussidiarietà tra Terzo Settore e Istituzioni locali” sottoscritto da Regione Puglia, ANCI Puglia, Forum Terzo Settore Lecce, Forum nazionale Terzo Settore, CONVOL Puglia, CSV Net Puglia. Al "Cantiere" hanno aderito le associazioni SOS 275, SOS Costa Salento, Gaia, Forum Ambiente e Salute, ACLI Puglia, Comitato No Tap, i comuni di i comuni di Tiggiano, Tricase, Alessano, Castrignano del Capo, Gagliano del Capo, Patù, Corsano, Salve, Acquarica del Capo, Racale, Melpignano, Melendugno e Corigliano d’Otranto, Ugento, Specchia e Montesano. Il progetto ha incassato anche l'adesione di diversi deputati del Parlamento italiano ed esponenti del mondo accademico pugliese. La metodologia è essenziale, diretta e punta alla piena trasparenza: "analisi scientifica" della vicenda, discussione, proposte. Alla fine del "Cantiere", che resterà aperto fino a soluzione del problema, è stato votato un "documento politico" inoltrato alle autorità competenti, come alta espressione di proposta politica del territorio, nella logica dell'art. 118 della Costituzione italiana (principio di sussidiarietà), e soprattutto sarà condiviso con la popolazione interessata al problema. Tema di questo primo esperimento, il tombamento illegale di rifiuti industriali rinvenuti lo scorso aprile nei territori di Tricase, Alessano, Scorrano, Casarano e Patù e che interessano, per la diffusione di sostanze inquinanti, l’intero Salento. A rischio soprattutto la falda acquifera. Si tratta di una serie di discariche in contrada Matine, tra Alessano, Tiggiano e Tricase. In due casi si tratta di discariche chiuse utilizzate dai comuni per smaltire i rifiuti solidi urbani ma che hanno raccolto ogni tipo di scarto degli opifici locali e rifiuti ospedalieri, con il dubbio che vi siano altri tipi di rifiuti “esterni” al nostro territorio. Una questione esplosiva che ha messo in allarme l'intera area e che si intreccia con la preoccupazione per l’incremento del numero delle patologie degenerative, che negli ultimi trenta anni ha raggiunto un incremento fino al 35-40%, così come emerge dal registro tumori aggiornato al 2005. Tutto è partito dalle ripetute segnalazioni dei volontari, da esposti alle Procure, da inchieste giornalistiche radiofoniche, e in particolare da una precisa segnalazione, sempre dei volontari, alla Corte dei Conti di Roma la quale, esaminando “l’affaire 275”, rileva una serie di punti equivoci tra scelta del tracciato e territori interessati che sono pieni di ex discariche chiuse e mai bonificate. Le due più grandi discariche rinvenute, infatti, insistono esattamente sotto il tracciato del progetto della nuova S.S. 275 nel territorio a confine fra Alessano, Tricase e Tiggiano.

CINQUE PROPOSTE PER SALVARE IL SALENTO

Nel documento politico elaborato a conclusione dei Cantieri, sono state avanzate 5 proposte. Si parte dall’informazione capillare in tutte le aree del Salento coordinata dal CSV Salento e con il sostegno di tutta la rete del Terzo Settore e delle Istituzioni per fare conoscere alla popolazione, paese per paese, la situazione dei rischi per la salute, per il presunto inquinamento del suolo, della falda e perfino dell’aria. L'assemblea ha deciso anche per la promozione presso la cittadinanza dell’emersione di altri siti in tutte le zone del Capo di Leuca dove si registrano incrementi dei tassi di patologie degenerative con segnalazioni dettagliate alle autorità o agli sportelli del CSV Salento (anche tramite fax 08321900182) per permettere la individuazione di altre eventuali discariche e quindi l’inizio della risoluzione delle problematiche ad esse connesse. Si punta anche a sollecitare anche le autorità preposte e tutti i soggetti interessati a studiare il sistema storico del trattamento dei rifiuti negli anni 80-90, anche alla ricerca di eventuali strategie “esterne” al territorio che possono aver portato rischi al momento neppure ipotizzabili. Altro tema cruciale emerso durante i Cantieri è quello della caratterizzazione dei rifiuti delle discariche e di altre che potrebbero essere individuate nei prossimi giorni. La richiesta alla Regione Puglia di mettere immediatamente a disposizione le risorse economiche necessarie. Allo stesso tempo nel documento si sottolinea anche la necessità di avviare lo studio di un progetto di bonifica ampio e profondo per le zone interessate, e più in generale per tutte le zone a rischio (Lecce, Casarano, Scorrano…) per cercare di salvare il più possibile la falda, il suolo e l'aria interessati. L’ultima proposta riguarda proprio la S.S. 275 e viene indirizzata a Governo, Regione, Anas, per modificare immediatamente (o rifare, se necessario) il progetto per il tratto da Montesano a Leuca, dopo aver aperto un tavolo tecnico con tutti i soggetti, in tempi certi, e con il preciso obiettivo di non perdere i finanziamenti attuali. Piuttosto che insistere, in quel tratto finale, su modalità di viabilità aggressive per il territorio, si può procedere con le circonvallazioni di Lucugnano e Alessano, ovvero facendo riferimento alle linee del Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Lecce (arch. Bernardo Secchi), ovvero con alternative facilmente individuabili. E proprio su queste proposte, condivise, frutto di una mediazione tutt’affatto semplice, è stata costruita la petizione popolare che nei prossimi giorni farà il giro del Capo di Leuca e che è disponibile cliccando qui.


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