Come costruire reti per essere meno poveri?
Data:
14/09/2012Categoria: Appuntamenti CSV Salento
A chiusura del corso di progettazione partecipata "Volontariato e territorio", un Open Space Technology per gli stati generali della povertà
Venerdì 14 settembre 2012, dalle 10.00 fino a sera, presso Le Sorgenti, il CSV Salento conclude il corso di progettazione partecipata
"Volontariato e Territorio I Valori della Povertà", con un'intera giornata di lavoro aperta a tutti.
Le giornate svolte nei mesi di maggio e giugno hanno coinvolto volontari ed operatori in una sperimentazione di strumenti d'ispirazione comunitaria, utilizzabili nel quadro di emersione delle povertà. Attraverso i più noti metodi di progettazione partecipata, il gruppo è giunto a definire, come prioritaria, l'esigenza di una maggiore conoscenza reciproca dei soggetti che operano dentro la crescita dei vari e numerosi "stati generali della povertà". Da qui, il desiderio di organizzare un Open Space Technology: uno spazio di discussione aperto a chiunque, un evento informale, creativo e produttivo, sperimentato con successo ovunque nel mondo negli ultimi decenni, con gruppi composti da un minimo di 5 a un massimo di 2000 persone.
Un OST è fondato sulla fiducia, sulle capacità di chi partecipa e di chi si attiva.
Il programma di lavoro è un muro bianco, per raccogliere le iniziative di discussione di tutti, ispirate dall'unica domanda. Open Space è fondato sulla responsabilità, sulla passione e sull'interesse.
I gruppi che si costituiranno, saranno chiamati a produrre istantaneamente un pezzo di un unico documento strategico di azione comunitaria: l'istant report dell'OST. Ogni idea guida verrà presentata in plenaria, valutata dai presenti e sviluppata in forma di
Action Planning: un piano di azione per costruire reti. Reti per essere meno poveri.
L'architetto Fedele Congedo, esperto in progettazione partecipata, condurrà i lavori.
I 4 principi dell'OST
1. Chiunque viene è la persona giusta. Le decisioni che vengono prese durante il lavoro sono opera di quelli che sono presenti.
2. Qualsiasi cosa accada è l“unica che potrebbe accadere. Le persone sono uniche, le occasioni sono uniche, i risultati sono unici. Le energie che le persone liberano sono imprevedibili ed irripetibili.
3. Quando comincia è il momento giusto. È l“aspetto creativo del metodo. I gruppi di lavoro sono liberi e la creatività viene da sola.
4. Quando è finita è finita. I partecipanti decidono quando smettere e si assumono la responsabilità di raccontare la loro esperienza.
L“unica legge dell'OST: la legge dei due piedi.
Tutti hanno due piedi e devono essere pronti ad usarli. Se sei in un gruppo e non ti senti utile o non sei interessato, alzati e vai dove vuoi: spostati in un altro gruppo e partecipa. Potresti essere lì la chiave della discussione.
Riferimenti online: nei link in allegato alla notizia
In allegato il report del corso di progettazione partecipata "Volontariato e territorio"