Nomi, cognomi e infami
Data:
04/05/2012Categoria: Altri Eventi
Al Teatro Paisiello di Lecce storie eccezionali e persone normali, che raccontano di mafia, camorra, soprusi, ingiustizie, testimonianze. In collaborazione con l'associazione Libera
Un appuntamento eccezionale
venerdì 4 maggio al Teatro Paisiello. Nell“ambito della settimana dedicata al Teatro Civile da Astràgali Teatro alle 21, realizzata in collaborazione con Libera, è previsto
Nomi Cognomi e Infami, di e con Giulio Cavalli, il coraggioso attore e scrittore costretto a vivere sotto scorta dopo le minacce ricevute dalle cosche mafiose e che per il suo lavoro di denuncia teatrale e narrativo è stato premiato nel 2010 con il Premio Giovani alla Memoria di Giuseppe Fava, il giornalista ucciso nel 1984, e con il Premio Campione Cultura 2010.
"Storie eccezionali e persone normali", così le definisce Giulio Cavalli. "Storie che dovrebbero verificarsi di rado, eccezionali appunto, e di persone come tante, normali appunto. Ma così non è. Perchè raccontano fatti che accadono troppo spesso e persone che per scelta o per forza si ritrovano ad essere meno comuni di tante altre. Forse sono le storie ad essere diventate normali e le persone eccezionali, perchè queste storie ci raccontano di mafia e di camorra, di soprusi, di ingiustizie, di violenza. Ma anche di persone che hanno scelto di non piegarsi agli uomini d“onore perchè l“onore, quello vero, è un“altra cosa e a non farcelo dimenticare qualcuno ci deve pur pensare".
Così, Nomi, cognomi e infami è racconto, cronaca e discussione per scoprire alcune di queste vicende. E“ una "riscoperta della parola, pura e semplice, una testimonianza diretta senza filtri tra palcoscenico e platea". I fatti sono quelli intorno ai quali ancora oggi aleggia il fantasma delle trame oscure, il mistero delle mezze verità o, peggio, delle verità denegate. I fatti che si nascondono dietro un omicidio tristemente noto come quello di quello di Paolo Borsellino, per esempio. O quelli che hanno per protagonista il magistrato Bruno Caccia, ucciso a Torino dall'ndrangheta per le sue indagini troppo concentrate sulle attività illegali sviluppatesi in Piemonte. Ma sono anche la vita di chi li ha vissuti e ha cercato di capire e di conoscere, come Giuseppe Fava; o la vita di chi queste storie le combatte quotidianamente, come Rosario Crocetta e Antonio Ingroia o i ragazzi di Addiopizzo.
Un percorso teatrale che attraversa le tante facce della malavita e le storie ad essa collegate, ma anche quella personale e professionale dello stesso autore che in una scena essenziale, vuota, ripercorre gli incontri vissuti in questi ultimi anni e che hanno permesso via via l“infittirsi del racconto. Un "raccontarsi di pancia" come farebbe un giullare, che dalla lezione di Peppino Impastato apprende la micidiale arma dell“ironia contro tutte le mafie l“antiracket culturale in cui ridere di mafia è una ribellione incontrollabile quelle del Nord come quelle campane tra rifiuti e industria dello smaltimento. Coraggiosamente, civilmente, Nomi, Cognomi e Infami è un teatro che attraversa le tante facce della malavita e, contemporaneamente, dice anche di chi ha combattuto e spesso pagato con la vita - giornalisti, magistrati - per giungere alla verità e rendere meno fitto il mistero e più credibile, e certa, la democrazia italiana. Appuntamento realizzato da Astràgali Teatro, all“interno del progetto "Teatri Abitati: una rete del contemporaneo", affidato dalla Regione Puglia al Teatro Pubblico Pugliese nell“ambito del FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) 2007 2013. Ingresso 8 euro. Info: 306194, 320 9168440, www.astragali.org.