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Luoghi d'allerta al monastero di Sant'Elia

Data: 25/09/2011
Categoria: Altri Eventi
Appunatemento con le visionarie visite ai luoghi del Salento promosse dal Fondo Verri
L'appuntamento con l'ultima visita della nona edizione dei Luoghi d'Allerta è domenica 25 settembre ore 20,00 con il consueto appuntamento al Monastero di Sant“Elia, guida la visita Maurizio Nocera (sulla strada provinciale Squinzano - Campi Salentina) Nel corso della serata la riproposta del documentario "L'Arneide" di Luigi Del Prete (2002). L'Arneide, deve il suo titolo ad un articolo di Vittorio Bodini, è il racconto di una straordinaria stagione di lotte dei contadini poveri e dei braccianti del Salento nell'immediato dopoguerra. Tra il 1949-1950 ed il 1950-1951 migliaia di contadini si mossero per occupare le terre del comprensorio dell'Arneo, un vasto latifondo allora incolto situato tra le provincie di Lecce, Brindisi e Taranto. Il racconto di quel periodo, con le testimonianze dirette dei protagonisti sopravvissuti. . Gli artisti ospiti: l“attrice Silvia Lodi, il musicista Roberto Gagliardi e Valerio Daniele in una performance dedicata al monastro di Sant'Elia. ´La storia possiamo amarla, e lasciarcene affascinare, oppure odiarla, rigettandone tutti i contenuti valoriali. Ma per quanto ci impegnassimo non riusciremmo mai a rimanere asetticamente indifferenti al suo portato cognitivo. E talvolta dal passato emergono spunti inattesi e risvolti ignoti, o dimenticati, che inevitabilmente espandono le nostre coscienze e trasformano il valore ed il significato che attualmente diamo agli uomini ed alle cose che ci circondano. Sono trascorsi giusto due secoli da quando nel 1811 il convento di S. Elia, per tradizione collegato alla cittadina di Campi Salentina ma ricadente nel territorio di Trepuzzi, a seguito delle "soppressioni napoleoniche", è stato definitivamente sottratto ai Cappuccini che lo detenevano dal 1575. Solo di recente, attraverso l“opera sinergica delle amministrazioni dei tre Comuni limitrofi di Campi Salentina, Squinzano e Trepuzzi, l“ex Convento di S. Elia è stato riacquisito come bene pubblico. Da qualche tempo sono cominciati anche gli interventi di restauro finalizzati al recupero dell“intera struttura, destinata a diventare un contenitore culturaleª. A chiudere la serata il protagonista dell'edizione 2011 degli itinerari del Fondo Verri che ha voluto essere produttore del disco di esordio di Mino De Santis, "Scarcagnizzu". Un autore di cui il Salento aveva bisogno, che dopo anni di silenzioso lavoro si presenta al pubblico. Scrive di lui Pino De Luca: ´Le canzoni si susseguono, si snocciolano una ad una lanciando secchiate di emozioni su un pubblico di vastissima umanità, attento ai testi, denso e partecipe, che quasi respira a ritmo coerente con l'ironia sottile dei testi e le musiche contaminate che fanno da contrappunto. Mino non è giovanissimo e non sarò qui a tesserne le lodi. Mino ha scritto una pagina di canzone popolare vera, del popolo del SalentoÖ lentoÖ lento... lento che si libera (era ora) dalla pur splendida prigionia del tamburello, dell'organetto e del violino e approda ad un linguaggio nuovo, fatto di dialetto e di italiano colto al volo, masticato, rimasticato e sputato fuori in una nuova forma di colostro, vero alimento con il quale crescere i piccoliª.

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