Genova 2001-2011: Un altro mondo è possibile

L'Associazione politico-culturale Biblioteca di Sarajevo nacque a luglio 2001 alla vigilia della manifestazione di Genova organizzata dal movimento che in tutto il mondo si opponeva ad una politica planetaria che voleva governare il pianeta secondo il pensiero unico di un liberismo sfrenato che, in nome di una globalizzazione economica, calpestava diritti ed aspirazioni sociali dei vari popoli. In quei giorni a Genova si contestava la politica dei potenti del G8 che andavano imponendo, con i loro vertici, una deriva liberista a scapito dei diritti dei popoli.

L'Arci-Biblioteca di Sarajevo ricorda, nel decimo anniversario, i fatti di Genova che segnarono una brutta pagina nella democrazia italiana proprio per la sospensione delle garanzie costituzionali che ci furono in quei giorni. Le ragioni che spingevano centinaia di migliaia di persone a manifestare contro una globalizzazione sbagliata erano giustizia sociale, diritti umani, democrazia, sviluppo sostenibile, pace e cooperazione fra i popoli. Ma a queste richieste lo Stato volle rispondere con le maniere forti in un modo che il nostro Paese, dal dopoguerra, non aveva mai visto. Ad essere vittima di quelle violenze è la democrazia e con essa noi cittadini che dopo dieci anni aspettiamo ancora verità e giustizia.

Le violenze che vennero perpetrate dalla “forze dell'ordine” contro giovani inermi e semplici manifestanti furono giustificate come risposta ad atti violenti portati da un esiguo numero di facinorosi rispetto alla grande folla che occupò Genova. Esse però non riuscirono a scalfire l'autonomia del movimento che in tutti questi anni ha continuato a intrecciare relazioni, riunire esperienze e culture diverse, seminare pensiero critico, diffondersi in mille vertenze e pratiche sociali. Il decennio seguito al 2001 si è incaricato di dar ragione al movimento nato fra Seattle e Genova su tutti i fronti. Gli ultimi G8 hanno adottato nei documenti finali le idee per cui quei ragazzi della Diaz e delle strade di Genova venivano presi a manganellate e portati nella caserma di Bolzaneto. Con un programma incentrato sulla green economy invocata dal popolo di Seattle fra i lacrimogeni, Obama otterrà il più largo mandato della storia dei presidenti americani. Perfino gli ultimi referendum vinti con un plebiscito sull'acqua pubblica e il nucleare sono figli di quel movimento e di quelle giornate, Chi si opponeva al mito della crescita liberista aveva ragione ed oggi la crisi di un modello, che allora veniva contestato dalle piazze, conferma quanto fossero giuste le critiche di chi proponeva alternativamente lo sviluppo dei diritti umani e sociali a tutte le latitudini per una crescita pacifica dei popoli.

Dalla globalizzazione voluta dai governi più forti del pianeta sono venute, invece, le più grandi tragedie di questi ultimi dieci anni: guerre giustificate dalla necessità di “esportare” democrazia, riduzione dei diritti in molti paesi del mondo, crisi economica planetaria.

Oggi ritorniamo a gridare con forza la nostra voglia di cambiamento per un modello di sviluppo sociale ed umano diverso, per il quale si tengano in maggiore considerazione le ragioni degli uomini e meno quelle economiche. A dieci anni di distanza siamo di nuovo a Genova per riprendere il filo di una ricerca comune e il cammino verso un altro mondo possibile.

Maglie, 20 luglio 2011

Postato Giovedi 21 Luglio 2011 - 19:15 (letto 9311 volte)
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